Un venerdì sera in un bar con amici, a fantasticare su possibili nuove mete di viaggio. Qualche bicchiere di troppo e la fantasia prende corpo. Urla un amico “V8Nam! Ecco. Prendi una macchina con motore V8 e arriva in Vietnam”. Nasce così l’ultima avventura di Ben Coombs e i suoi amici, Anthony e Laura. Un anno di preparativi, la scelta della macchina e poi, ad aprile, la partenza. Due mesi e mezzo per raggiungere il Vietnam, partendo dall’Inghilterra e attraversando l’Europa, l’Asia centrale, la Cina e il Sud-Est Asiatico. A muovere Ben e i suoi amici non è il semplice desiderio di viaggiare, né la sola passione per i motori. È piuttosto una sfida con se stessi, condita da una gran dose di curiosità verso il mondo e la gente. Non è un caso che, come ci racconta Ben, la tappa più intrigante sia stata la Cina: “Quello che potrebbe apparire come un blocco monolitico, è in realtà un mosaico variegato di paesaggi e culture”.
Più che un viaggio, una lotta costante contro il tempo, i problemi ai motori e le burocrazie di confine. In Europa tutto fila liscio, poi in Kazakistan i primi problemi: “Un giorno la polizia ci ha fermato ben sette volte. Qualche volta per un controllo dei documenti, qualche altra per presunte multe da pochi dollari.” Ma il viaggio continua, con passanti curiosi che si affollano attorno alle macchine durante le soste: “Erano in tanti, ci riempivano di domande o, armati di smartphone, ci chiedevano di potersi sedere nelle macchine e farsi scattare una foto”. Poi la Cina: “È stata la vera sfida burocratica! Abbiamo aspettato 4 giorni al confine prima di poter entrare. E ci è stata assegnata d’obbligo una guida che ci ha accompagnato durante l’intero viaggio attraverso il paese. È stato un obbligo piuttosto costoso”. Nonostante questi piccoli ostacoli, il viaggio continua perché Ben e i suoi amici sono dei veri professionisti dell’avventura. Nel 2006 partecipano al Mongol Rally, un evento organizzato dalla compagnia “The Adventurists” in cui i partecipanti, a bordo di macchine vintage, in 4 settimane devono raggiungere la Mongolia partendo dall’Inghilterra. In quell’occasione viaggiano con una Mini 998. E poi, nel 2008, è la volta del Sud Africa a bordo di una Porsche 944: un’impresa che i loro amici definivano impossibile e che invece si rivela, nonostante le mille difficoltà, un successo e al loro ritorno si traduce in un libro, Survival of the Quickest, il racconto di un viaggio possibile.
Nel 2013 la bandiera a scacchi sventolerà in Vietnam. Le star del nuovo progetto sono una Rolls Royce Silver Shadow II e una Corvette C4. La prima, di colore beige e dagli interni eleganti, guidata da Anthony non arriva a destinazione: in Laos si presenta un’ottima occasione di vendita e Anthony decide, dopo tanti chilometri percorsi, di coglierla. La seconda, dagli interni ed esterni rosso fuoco, varcherà in pochi giorni il confine con il Vietnam. E così anche quest’ultima impresa si è dimostrata possibile. Del resto, come cita lo slogan di Dewerstone, la ditta di abbigliamento sportiva che Ben ha messo su con un amico prima di partire e che fa da sponsor a questo viaggio, è necessario vivere di avventure e sfidare la vita stessa. O forse semplicemente e’ tutto merito delle mascotte del viaggio, due paperelle di plastica che accompagnano i tre avventurieri in ogni loro avventura.
ARTICOLO PUBBLICATO SU: LATITUDES LIFE Travel Magazine
di Antonella Clare Vitiello | Foto di Gaetano Panariello © RIPRODUZIONE RISERVATA